15 aprile 2014

CDPD - Convenzione sui diritti delle persone con disabilità





E’ un giorno fondamentale per la parità delle persone con disabilità: 
oggi a New York la Svizzera ratifica la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CDPD) che entrerà quindi in vigore fra 30 giorni. Ecco a voi tutte le info!


Cos'è?
La Convenzione ONU relativa ai diritti delle persone con disabilità (CDPD) è il primo trattato internazionale che si occupa in modo specifico dei diritti delle persone con andicap e dei doveri degli Stati contraenti. Le persone con andicap hanno partecipato in modo determinante alla sua elaborazione influenzandone concretamente il contenuto: erano presenti in gran numero nelle delegazioni ufficiali e nelle organizzazioni non governative che si sono occupate di effettuare lobbying, rispettando così l’esplicita volontà dell’allora segretario generale dell’ONU Kofi Annan.
La CDPD è stata adottata il 13 dicembre 2006 dall’Assemblea generale dell’ONU e è entrata in vigore il 3 maggio 2008. In novembre 2012, 154 Stati avevano firmato la CDPD e 126 l’avevano già ratificata. Tutti i paesi limitrofi alla Svizzera hanno ratificato la CDPD e il relativo Protocollo facoltativo. Anche l’Unione europea ha ratificato la CDPD.


Lo scopo?
La CDPD ha lo scopo di promuovere, proteggere e garantire alle persone con andicap il pieno e paritario godimento di tutti i diritti dell’uomo e di tutte le libertà fondamentali, di promuovere il rispetto della loro dignità.


Il contenuto?
La CDPD contiene diritti civili, politici ed economici, sociali e culturali. Il loro campo d’applicazione, che è molto esteso, comprende diritti come per esempio:

  • Accessibilità (art. 9): le persone con handicap hanno lo stesso diritto di accesso all'ambiente fisico, ai mezzi di trasporto, all'informazione e alla comunicazione, inclusi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, così come ad altri servizi che sono già accessibili o forniti al pubblico.
  • Diritto ad una vita indipendente (art. 19): diritto di tutte le persone con handicap di vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone. Ciò comprende in particolare la possibilità di scegliere il proprio domicilio, dove e con chi vivere senza essere obbligati a vivere in particolari soluzioni abitative.
  • Diritto alla mobilità personale (art. 20): la mobilità personale deve essere assicurata e incentivata nel modo più indipendente possibile alle persone con handicap dagli Stati contraenti.
    • Diritto d’accesso all'informazione (art. 21): le persone con handicap hanno il diritto di ricevere le stesse informazioni delle altre persone. A tale scopo gli Stati contraenti devono per esempio mettere a disposizione, senza costi supplementari e tempestivamente, le informazioni destinale al grande pubblico in formati e tecnologie adatte ai vari tipi di handicap.
    • Diritto alla formazione (art. 24): diritto delle persone con handicap a seguire una formazione. Gli Stati contraenti devono garantire un sistema educativo integrato a tutti i livelli e un perfezionamento professionale vita natural durante.
    • Diritto alla salute (art. 25): gli Stati contraenti devono riconoscere il diritto delle persone con handicap di godere del miglior stato di salute fisico e psichico senza discriminazione a causa del loro handicap. In particolare gli Stati devono impedire la discriminazione delle persone con handicap nell'accesso alla cassa malati e alle assicurazioni sulla vita.
    • Diritto al lavoro e all'occupazione (art. 27): gli Stati contraenti devono garantire la parità di diritti delle persone con handicap al lavoro. Inoltre devono emanare norme legali che vietino la discriminazione a causa di un handicap in ogni ambito lavorativo, incluso il reclutamento, l’assunzione e l’impiego, la continuità dell’impiego, l’avanzamento di carriera nonché le condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro.

    La CDPD mette in particolare evidenza i diritti delle donne e dei bambini con handicap (principalmente agli articoli 6 e 7, come pure in molte altre norme).



    Bè dai, si cominciano a mettere le basi!
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